lunedì 18 febbraio 2013

Il sovrallenamento


Il sovrallenamento





Il corpo umano è una macchina perfetta. Molte volte diamo per scontata la capacità naturale del nostro fisico di rigenerarsi, ricostruirsi e diventare sempre più forte. Basti pensare che una frattura, un taglio o una semplice malattia sono una condizione momentanea dalla quale senza fatica ne usciamo speculari al momento di benessere. Questa premessa non scongiura però la vulnerabilità del nostro fisico, specie se spinto oltre un certo limite. Un confine che vale anche per l'allenamento quotidiano. Ogni corpo ha una riserva di energia che gli permette di vivere quotidianamente (metabolismo basale) e una riserva, molto cospicua utile per gli extra, come gli allenamenti. Terminata la nostra scorta energetica il fisico ha assoluto bisogno di riposo e quindi, come una batteria, di ricaricarsi. 
Se ci alleniamo quindi oltre questo limite di riserva precipitiamo nel sovrallenamento. Il sovrallenamento (overtraining in inglese) è di per se uno squilibrio fisico e dell'organismo in generale. Normalmente si manifesta quando il nostro corpo viene messo in maniera continua a dura prova fisica di allenamento, senza dare appunto all'organismo modo o possibilità di recuperare. Il perfetto equilibrio per il mantenimento di un corpo sano è quindi dato dal rapporto tra attività e riposo, attività alla quale è legato anche il fattore alimentazione. Se non ci nutriamo a sufficienza il nostro fisico non accumula le scorte necessarie per la prestazione.

Alimentazione, allenamento e riposo, come in un triangolo, devono trovarsi perfettamente in equilibrio, ogni scompenso genera una patologia contraria al benessere fisico. Sovrallenamento compreso. Non dimentichiamo poi il fattore stress, il vero batterio del nuovo millennio.
Va poi aggiunto che il sovrallenamento è controproducente anche per i nostri muscoli. Come sappiamo quando eseguiamo un esercizio andiamo ad adoperare uno sfibramento del tessuto muscolare che, nel momento del riposo, andrà a ricostruirsi (riparazione del muscolo) rendendolo più forte. Una eccessiva lacerazione danneggia quindi la fibra, rendendola meno pronto e quindi meno utilizzabile.

Tra le cause principali del sovrallenamento annoveriamo:

- allenamenti eccessivamente standardizzati
- sonno insufficiente
- una alimentazione inadeguata e/o sbilanciata
- intossicazioni alimentari derivanti da eccesso di determinati integratori
- un allenamento eccessivo e inadeguato al proprio stile di vita
- stile di vita troppo stressante
- problemi psicologici (relazionali, familiari, sociali, lavorativi ecc.)
- problemi di salute
- competizioni troppo frequenti


Come riconoscere allora il sovrallenamento. Il primo indicatore è senza alcun dubbio la stanchezza. Se alle volte neanche un lungo sonno è necessario a farci sentire rigenerati e pronti è bene prolungarlo, magari con qualche giorno di vacanza.

Tre le altre cause troviamo:

- stanchezza ancor prima di iniziare l'allenamento
- difficoltà nel far salire i battiti
- battito cardiaco a riposo accelerato
- apatia, insonnia, irritabilità, depressione
- perdita di appetito o desiderio incontenibile di dolci
- calo eccessivo e veloce di peso
- abbassamento delle difese immunitarie
- indolenzimento muscolare cronico
- amenorrea nelle donne
- variazioni ormonali


Come prevenire il sovrallenamento e ridurre lo stress di vita. Ricordiamo che questi due fattori sono paralleli nella vita di ogni sportivo.

- alternare all'allenamento il riposo
- non allenarmi mai per più di tre giorni consecutivi
- non allenarsi più delle proprie capacità superando la fatica
- alimentarsi sempre correttamente
- limitare l'uso di integratori o caffeina
- rivolgersi ad un medico se i sintomi danno seguito ad ansia e depressione
- prendersi una lunga vacanza
- migliorare il proprio stile di vita
- controllare periodicamente i propri valori ematici


Ricordatevi sempre di riposare almeno 8 ore per notte, migliorando le condizioni del vostro sonno. Per maggiori informazioni al riguardo consigliamo la lettura di questo articolo.








Nessun commento:

Posta un commento