Il COACH NELSON


Coach Nelson - Istantanea 2013 - Unica foto disponibile


In ogni vita esiste una storia. In ogni storia esiste un mito. In ogni mito esiste un uomo. Qualcuno capace di lasciar dietro sé una scia di emozioni. Una scia di ricordi. Un mondo di valori. E in grado al tempo stesso di divenire guida, pilastro, essenza di un quotidiano troppo spesso delegato al puro materialismo. Una ricerca così conclusa in una fredda notte di gennaio. Sotto un cielo terso, piovigginoso. Lungo un marciapiede affollato. Dal riflesso di una vetrina un uomo. Ormai non più giovane, se non nell'animo. Che incrociando per destino i nostri sguardi sembrava lì ad attenderci da sempre. A quel punto poche parole. 

"Ce ne avete messo di tempo...credo sia giunto il momento di riprendere da dove abbiamo lasciato... sono Nelson... andiamo" 

Da quel giorno è parte di noi. Di ogni nostra sfida, di ogni obiettivo. Di ogni lacrima e sudore. Di ogni paura. Con gesti, sogni e imprese. Una carrellata di vita presente, passata e futura che vogliamo raccontare per aneddoti. Così come ce lì racconta. Giorno dopo giorno. Wod dopo Wod.


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2013



- 1 marzo. Il coach Nelson (americano d'origine, ma da qualche anno in Italia) ritrova nell'imprevedibilità la sua ragione di vita. Pronto alla fatica h24. Specie nel cuore della notte. Quando l'adunata improvvisa lo fa addirittura sorridere. Il resto della giornata? Una sfinge che batte il dito sulla lavagna.


- 6 marzoIl coach Nelson lui non fa distinzioni. Lui sprona. Frusta. Ci fa solo dar dentro.


- 15 marzo. Il Coach Nelson è il solo che può radunare i suoi allievi quando il silenzio della città necessita di essere rotto da un wod. Si vocifera inoltre che il coach non dorma da anni. Una follia che però sa di potenziale verità, alla luce di uno stile di vita fitto di mistero. Alcuni affermano di averlo anche visto scolarsi un fiasco di Chianti a dieci metri di profondità durante una serie di deadlift.


- 27 marzo. Il coach Nelson avanza con passo sicuro senza scarpe.


- 2 aprile. Si vocifera che in gioventù il coach Nelson sia riuscito a compiere una attraversata del deserto in compagnia di una carovana di beduini a piedi nudi, naturalmente inculcando in loro, cammelli compresi, il concetto di wod. Fissandolo negli occhi è facile credere che in qualche oasi abbia perfino aperto una palestra.


- 11 aprile. Il coach Nelson accarezza già il sapore dei bei vecchi tempi, quando contro tigri e animali feroci conquistava terre lontane. Si narra infatti che la sua longevità gli abbia permesso di attraversare varie ere. Nessuno di noi sa la sua età. E chiunque prova ad indagare si becca una scarica di wod supplementari.


- 22 aprile. Il coach Nelson rispolvera la vecchia divisa dell'eroe che è stato. Si vocifera che le sue guerra siano state molte e che diverse non le abbia ancora finite. "Coach, ma quello spadone da Iron Man a cosa le serve?" Un ghigno di soddisfazione si alza insieme a quella punta. Sul manico una numero. 60. I soli chili della sola lama. In sottofondo un solo filo di voce. Una sola espressione. "Questa è da allenamento, poi vi mostrerò quella pesante da battaglia". Diciamo che è opportuno passare al nostro wod. Paura.


- 8 maggio. Il coach Nelson applaude spostando una massa d'aria utile a testare l'aerodinamica di un jumbo, mentre noi con presa salda ci tratteniamo evidenziando al meglio ogni fascia muscolare. Sembra infatti che l'aria per il nostro coach sia stato un capitolo importante della sua vita. Testimoniamo, infatti, di aver visto una foto nella quale un giovane cadetto si lanciava con il paracadute. Fin qui nulla di strano se non fosse per le parole che hanno accompagnato questo spaccato di vita. "Non era l'aria che sosteneva il mio corpo in caduta, ero io che la spostavo a mio piacimento". Secondo voi occorre commentare?


- 15 maggio.  Il coach Nelson rispolvera un fogliettino di carta dalla sua agenda segreta e lo affigge sulla lavagnetta con una violenza tale da incrinarla. Quell'uomo non sembra avere un braccio. Piuttosto una mazza di ferro. Si dice che durante l'adolescenza per pagarsi gli studi lavorava in una cava, scavando e scavando giorno dopo giorno alla ricerca di una strada. Finché un giorno durante un volo aereo si è potuto delineare un percorso lungo non si sa quanti chilometri e largo palmi su palmi. Alla domanda su quale attrezzatura avesse utilizzato la risposta fu una soltanto. "Le mani".


- 23 maggio. Il coach Nelson dopo una diatriba sembra che la sua muscolatura sia esplosa riportandolo alla sua vera natura. Un uomo gigante di colore verde con gli indumenti strappati. Ci ricorda qualcuno?


- 2 giugno.  Il coach Nelson si è reso protagonista di una video conferenza con la NASA. Avete capito bene. Proprio la NASA. Come tutti sanno è al via il progetto H-n1 rivolto all'esplorazione dei confini dell'universo. E l'ente spaziale necessitando di un corpo abbastanza resistente per sperimentare gli effetti del cosmo, ha scelto proprio lui. Il quale in risposta ha solo detto "Il cosmo? Sono anni che me lo mangio a colazione. Per quanto mi riguarda non andrò da nessuna parte. Al massimo datemi una corda. Lo aggancio e ve lo porto!"


- 16 giugno. Il coach Nelson è un uomo che ha impiegato lustri per dar coscienza e popolarità al suo nome. Alle sue gesta. Ai suoi valori. E non solo con le battaglie nell'arena, ma soprattutto col cuore nella vita.


- 28 giungo. Il coach Nelson è il solo veterano del crossfit che conosce bene quali rischi si annidano dietro ogni arrampicata.


- 2 luglio. Il coach Nelson sottoscrive stringendo un pugno di rabbia. Anche lui inneggia al dovere per il sacrificio. La solita palestra utile per spaccare quella roccia fuori e dentro il wod della vita.


- 13 luglio. Facciamola breve: Samantha è la donna più forte del mondo. Vincitrice indiscussa e leader dei crossfit games 2013. Verrebbe da dire impossibile eppure è pura realtà. Il coach Nelson d'improvviso sente un battito anomalo del cuore, un sentimento al quale nessuno di noi è abituato. Ma come dargli torto. L'amore è una sfida e chi meglio di una campionessa può metterlo alla prova.


- 18 luglio. Il coach Nelson è fiero di non aver mai marcato visita, lui i virus lì debella per hobby a mani nude, grida che è ora di menarci da bestia.


- 21 luglio. Il coach Nelson prepara l'attrezzatura da giungla, che cosa avrà in mente?


29 luglio. Il coach Nelson. Sembra sparito. Come? Chiuso in bagno con un catalogo di bilancieri e le istruzioni per il montaggio di una gabbia da allenamento? Ehm come dire... meglio non approfondire ulteriormente.


- 1 agosto. Il coach Nelson è in vena di scherzi. Tendo la mano per ritrovare i tuoi lineamenti. Avverto che qualcosa non combacia con la mia memoria. Sento che sei ruvida. Rasata. Questi muscoli sui zigomi. Scendo il sul collo, taurino. e i tuoi seni hanno una durezza del tutto innaturale. Respiro. Non è come penso. Ti guardo. E tu ridi. Urlo. "Coach!"


- 10 agosto. Il coach Nelson non usa i gessetti per scrivere sulla lavagna, ma solo le sue unghie. Senza curarsi di romperne una al giorno.


- 17 agosto. Il coach Nelson si dichiara ad Helen come una lettera d'amore. Eccola.

"Tu Helen ti ho vista tra i bilancieri e ho sentito la voglia di utilizzarti come bilanciere per i miei pettorali. Senti quanto sono duri. Sono tutto duro. Come l'acciaio. Ti chiedi come faccio ad essere così acciaio? Perché faccio molti bilancieri te l'ho detto. Ma non solo quelli, perché ci metto sempre un buon riscaldamento e ho fatto molti wod che ora tramando a questi ragazzi. Ma non essere gelosa perché mi piaci tu. Il tuo push up mi fa tornare alla mente i miei push up, anche i pull up, i clean&jerk e molti squat. Perché il gluteo è importante come le gambe, se non lavori le gambe non cresci sopra e le tue gambe sono cresciute bene e belle. Ti fisso il fitness tutti i giorni o almeno dal giorno in cui hai varcato la porta di questa palestra per far il fitness, quel fitness che tu ami, o meglio che amavi e poi hai scoperto che il fitness non ti bastava più e che necessitavi di altro, questo tuo altro sono io. Sono il crossfit. Chiamami come vuoi. Ma non pasticcino. Perché dopo lo sforzo è doveroso non assumere zuccheri per non far alzare la curva glicemica. Ma veniamo a noi. A quello che ho preparato per noi. Un wod per solo noi due. Te lo scrivo. Un wod per amarci. Per combinare il sudore in un solo sudore sudato. Te lo scrivo qui. Poi lo facciamo. Ti amo mio bilanciere."


- 22 agosto. Il coach Nelson odia il non ricordarsi i wod femminili.


- 25 agosto.  Il coach Nelson ha emesso un piccolo anelito, non si tratterà dell'ennesima storia di vita?

"Ricordo quel giorno di un passato lontano in cui ricevetti la notizia che i grizzly erano a specie estinzione. Voi tutti non eravate ancora nati, forse non lo era neanche il genere umano. Fu impresa ardua salvare una ad una le poche femmine rimaste sulla terra e con loro riprodurmi, ma ce l'ho fatta. Cosi oggi i miei discendenti sono ancora forti e temerari come il padre...."


- 29 agosto.  Il coach Nelson raduna tutti intorno al bottino da conquistare, una scheda massacrante in AMREP, ma che sente di precedere con un racconto di vita vissuta.

"Ricordo perfettamente, era all'incirca il sedicesimo secolo, quando bucaniere nel cuore misi su il primo movimento piratesco. Di quelli fatti persone uniche, veri e propri galantuomini della sciabola. Oggi come allora già ci allenavamo con funi, spade piombate e barili per dei wod contro le navi merci dalle quali oltre che un laudo bottino traevamo anche una tecnica alla resistenza unica nel suo genere. Beh raccontarvi tutto è arduo, ma mi piace ricordare tutti i grandi pirati che senza modestia ho tenuto a battesimo..."

Piccola parentesi, da qui in poi il coach Nelson è partito in una raffica di nomi senza fine. A questo punto un pò il dubbio sulla veridicità del racconto ci viene, ma il fatto di essere cosi sicuro di tutti quei miti al suo capezzale ci fa al tempo stesso leggermente vacillare nella mente.

" Alexander Selkirk, Arnaut Mami, Bartholomew Roberts detto "Black Bart", Bartolomeu il Portoghese, Bennet Graham, Charles Vane, Christopher Condent, Christopher Moody, Edward England, Michel de Grammont, Edward Low, Edward Teach detto "Barbanera", Emanuel Wynne, Esteban Flavio Ziza detto "il pirata Buonasera", Francesco Nau detto "l'Olonese", Francis Drake, Henry Avery, Henry Morgan, Jean Lafitte, John Hawkins, John Quelch, John Rackham detto "Calico Jack", Martin Frobisher, Michel Bastarache detto "il Basco", Richard Worley, Roc Brasiliano, Samuel Bellamy detto "Black Sam", Stede Bonnet, Nicolas Filzgerald, Thomas Cavendish detto "il Navigatore", Thomas Tew, Walter Kennedy, Walter Raleigh, William Dampie, William Fly, William Kidd, William Thompson, Anne Bonny, Arabella Drummond detta "il Terrore dei mari", Awilda Elizabeth Killigrew, Grace O'Malley, Ingean Ruadh, Lai Choi San, Mary Read, Ching Shih...

Ah e Capitan Uncino.... Siamo senza parole.


10 settembre.  Il coach Nelson scuote la testa in grido senza fine: Basta! Con vigoria ritrovata ci racconta che sarà lui stesso a testare i nostri cuori. Nessuno di noi conosceva la sua capacità di eseguire un elettrocardiogramma a mani nude!! Racconta come questa tecnica orientale l'ha appresa durante un viaggio in Cina nel quale imparando le arti della perfezione si è specializzato anche in medicina a mani nude!

Sarà da crederci? Non resta che testare? Chi va per prima sotto le mani del coach? Uno strano silenzio aleggia in redazione.


- 14 settembre.  Il coach Nelson ringrazia e prepara per chi ne farà richiesta foto autografate.


- 22 settembre. Il coach Nelson sintetizza con un leggero movimento della testa il suo ok, mentre ci racconta di quando nell'antica babilonia il suo sprigionare sudore a d altissima intensità rendeva tutta la città un bagno turco all'aperto; asserendo addirittura che gli abitanti erano soliti chiamarla Nelsonia... Follia o verità? Beh a voi la ricerca... noi alziamo braccia, ovviamente con un bilanciere tra le mani!

- 30 settembre. Prendete spunto con il coach Nelson, da voci si vocifera che la sua attività sessuale sia cosi intenza che è al secondo giro di piacere di tutte le donne della terra; sarà vero?

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