Giorno 6 settimana 1.
Finalmente siamo arrivati a sabato. Non nego che il giorno di riposo non è mai stato apprezzato come oggi. Per ritrovare una stanchezza così la memoria mi riporta all'ultima maratona di Roma, 42 km sotto le 4 ore. Questa voltà però oltre le gambe i dolori sono anche nel resto del corpo. Nessun allarmismo, il carico e la novità degli esercizi portano generalmente questi fastidi, localizzati principalmente nella zona lombare, alle gambe e alle giungure: gomiti e ginocchia.
Per il resto il morale è alto, come la fame. Il cambiamento più importante nell'alimentazione è stato un inevitabile incremento proteico. Uova la mattina e spuntini energetici almeno due volte al giorno. Al momento i pasti sono 5, con la tendenza sicuramente di inserire anche il sesto.
Come riportato sul manuale del crossfit, clicca QUI per leggere on line il pdf, l'alimentazione nel crossfit gioca un ruolo vitale. Cito pag 25: La alimentazione ricopre un ruolo fondamentale nel fitness. Un’alimentazione corretta può amplificare o diminuire l’effetto dei propri sforzi. Un’alimentazione efficace è costituita da una quantità moderata di proteine, carboidrati e grassi. Dimenticate le diete ad alto contenuto di carboidrati e con pochi grassi e proteine. Il 70% di carboidrati, il 20% di proteine e il 10% di grassi può essere adatto per un coniglio, ma non farà nulla per voi, tranne che aumentare il rischio di cancro, diabete e malattie cardiache o lasciarvi deboli e malati. Un’alimentazione salutare con macronutrienti bilanciati equivale al 40% di carboidrati, al 30% di proteine e al 30% di grassi.
Purtroppo atleti e non solo mangiano male. Questa è la verità. Anche l'alimentazione ritenuta più salutista è comunque scompensata a favore di un indice glicemico che si alza facilmente. Come riportato a pag 75: Una ricerca su Google della parola “iperinsulinemia” farà scoprire centinaia di malattie collegate a questo disordine del metabolismo. La crescente consapevolezza delle conseguenze di un livello elevato di zuccheri nel sangue è uno dei segni più promettenti del progresso medico. Sebbene siano spaventose, queste malattie causate dall'iperinsulinemia possono essere facilmente evitate riducendo il consumo di carboidrati, in particolare quelli che provocano l'aumento del livello di zuccheri nel sangue e dunque dell'insulina. Esiste un’unità di misura per I carboidrati che dà proprio queste informazioni: "l'indice glicemico". Si tratta semplicemente dalla misura della tendenza dei cibi ad alzare i livelli di zucchero nel sangue. Evitando i cibi ad alto indice glicemico si eviteranno anche molte, se non la maggior parte, delle malattie associate all'alimentazione. Nelle pagine seguenti del libro è facile individuare tutti i cibi che ci fanno bene e male, siano essi specifici per l'allenamento che per la vita di tutti i giorni.
Lunge comunque da noi il creare un sindacato, eppure da appassionati di sport ci sentiamo in diritto di schierarci verso un tenore alimentare più sano, concedendoci di tanto in tanto qualche golosità ma rispolverando la cara e vecchia cucina mediterranea, ovvero quella della nonna.
Prima di svolgere l'esercizio
consultare sempre un istruttore o un medico dello sport. Quanto
pubblicato vuole essere solo una linea guida. Non costituisce un
programma di allenamento o di consiglio medico..
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