Giorno 220 settimana 35
Forse chiamarla dieta è un abuso. La dieta macrobiotica è più definibile come uno stile di vita. Un equilibrio perfetto tra Yin e Yang, utile a convogliare tutta l'energia del cibo al benessere fisico. Di origine orientale la dieta macrobiotica fonda le sue radici nella scelta di cibi sani e genuini divisi per criteri dell'equilibrio.
Quindi, se i sostenitori di questa regola sanno benissimo che al gruppo Yin appartengono latte e derivati, frutta, tè, spezie ecc. mentre in quello Yang sono inseriti sale, carne, pesce, pollo, uova etc, l'obiettivo del pezzo odierno è spiegare al resto dei lettori come la natura di questa alimentazione sia quella di bilanciare i cibi che la natura offre in un'armonia del gusto, abolendo al tempo stesso quelli alterati dalla chimica. Questo rivolto in primis a privilegiare sulla tavola cereali e ortaggi con, di rovescio, il ripudio per tutto ciò che contiene zucchero e derivati, sconsigliando inoltre di abusare con latte e derivati, sale, spezie e caffè. Oggi però, rispetto alle origini della dottrina del suo fondatore Nyioti Sakurazawa la dieta macrobiotica fatica a rimanere legata alla naturalità dei cibi per via di un processo di commercializzazione senza freni e una contaminazione inevitabile di conservanti e pesticidi. Per farla breve a meno dell'orticello dietro casa è molto difficile seguire questo regime alimentare della purezza, salvo il dedicarsi ad una masticazione lenta in grado di evitare lunghe digestioni e beneficiare, come la disciplina impone, dell'appagamento del palato.
Quindi, se i sostenitori di questa regola sanno benissimo che al gruppo Yin appartengono latte e derivati, frutta, tè, spezie ecc. mentre in quello Yang sono inseriti sale, carne, pesce, pollo, uova etc, l'obiettivo del pezzo odierno è spiegare al resto dei lettori come la natura di questa alimentazione sia quella di bilanciare i cibi che la natura offre in un'armonia del gusto, abolendo al tempo stesso quelli alterati dalla chimica. Questo rivolto in primis a privilegiare sulla tavola cereali e ortaggi con, di rovescio, il ripudio per tutto ciò che contiene zucchero e derivati, sconsigliando inoltre di abusare con latte e derivati, sale, spezie e caffè. Oggi però, rispetto alle origini della dottrina del suo fondatore Nyioti Sakurazawa la dieta macrobiotica fatica a rimanere legata alla naturalità dei cibi per via di un processo di commercializzazione senza freni e una contaminazione inevitabile di conservanti e pesticidi. Per farla breve a meno dell'orticello dietro casa è molto difficile seguire questo regime alimentare della purezza, salvo il dedicarsi ad una masticazione lenta in grado di evitare lunghe digestioni e beneficiare, come la disciplina impone, dell'appagamento del palato.
Veniamo ora alla note dolente. Come possiamo considerare l'alimentazione macrobiotica in funzione dell'attività fisica e specialmente del crossfit? Diciamo subito che il nostro sistema metabolico necessita sempre del giusto equilibrio per funzionare al meglio, ovvero la corretta assunzione tra proteine, carboidrati, fibre, grassi etc. Se quindi a colpo d'occhio sembriamo molto vicini ad una dieta mediterranea ci dispiace deludervi dicendovi che la macrobiotica è di per sé un gradino più sotto all'eccellenza, ma al tempo stesso migliore di quella vegetariana. Morale anche questa tipologia di dieta è sconsigliata per chi fa del sudore il proprio stile di vita. Seppur, infatti, equilibrata in termini di proteine, va sottolineato come il seguace macrobiotico prediliga comunque assumere i mattoncini del muscolo dai legumi piuttosto che da carne e pesce, quindi sempre con uno squilibrio tra proteine nobili e non. In sintesi agli sportivi consigliamo di seguire più la tendenza dello sport che la cultura giapponese, rimanendo sempre ferrei sull'obbligo di rivolgersi ad un nutrizionista esperto per capire il corretto comportamento del proprio metabolismo e la giusta alimentazione necessaria.
Detto ciò coach al nostro fianco e via dritti con un bel warm-up prima del lavoro vero e proprio. Training che merita e che spinge forte. Occhio alla maglietta di ricambio!
Forza
> 3x8 Squat 70% della forza
> 4x6 Rings to hip muscle ups
Wod 5 rounds
> 30 secondi Hollow Rocks
> 15 Thrusters
> 15 Slam ball
Prima di andare con l'occhio al riquadrino buttiamo giù due parole sugli esercizi proposti oggi, quelli nuovi ovviamente. Parliamo prima dell'hollow rocks. Con questa tecnica si punta ad un allenamento funzionale della zona addominale con lo scopo di rimanere in contrazione oscillando leggermente sulla schiena con le mani e le gambe alzate. Ma occhio, massima attenzione. L'allenamento è sconsigliato a tutti colori che hanno problemi alla zona lombare e alla schiena stessa, in alternativa è possibile eseguire un normale crunch.
Veniamo allo slam ball, o meglio tradotto lancio della palla pesante a terra. Una tecnica non molto diffusa, ma che apporta ottimi benefici alla zona delle spalle, alle braccia e alla coordinazione del nostro copro. Si esegue lanciando difronte a noi e in verticale una palla medica con tutta la forza possibile, lasciandola rimbalzare e riafferrandola per continuare la serie.
Essendo degli esercizi nuovi è sempre doveroso prima parlarne con il vostro coach di fiducia! Occhio mai fare di testa propria.
In alternativa vedi anche il protocollo: Come una goccia cinese giusto per rimanere in tema zen.
Video
Squat
Rings muscle ups
Hollows Rocks
Thrusters
Terminate sempre il vostro crossfit con un bel pò di stretching. E tanto divertimento!! E portando un amico a conoscenza del Dailycrossfit! E come di consueto poi non dimenticate di seguirci numerosi su Facebook e Twitter. Come da prassi seguito sempre dalle vostre numerose e-mail. Vi aspettiamo!
La redazione
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Prima di svolgere l'esercizio consultare sempre un istruttore o un medico dello sport. Quanto pubblicato vuole essere solo una linea guida. Non costituisce un programma di allenamento.
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