Parlare di osteoporosi significa raccontare un processo degenerativo che colpisce la struttura scheletrica dell'individuo provocandone una fragilità ed esposizione a fratture. Una realtà da individuare in cause naturali, quali l'avanzamento dell'età, o provocata da fattori nutrizionali, metabolici e patologici. In breve con l'osteoporosi cambia l'architettura delle nostre ossa in termini di riduzione di densità. Certamente la malattia inficia sulla qualità di vita a lungo termine, ma tranquilli il processo, se colpiti, è lungo e lento, nulla di fulmineo, ma che non deve mai essere sottovalutato. Esistono infatti due macro livelli con i quali classificare l'osteoporosi.
Primaria
Si suddivide in:
- osteoporosi idiopatica (la forma più rara di tutte, la cui causa non è chiara)
- osteoporosi di tipo I o post-menopausale (dovuta alla caduta della produzione ormonale)
- osteoporosi di tipo II o senile (dovuta a varie cause, tra cui immobilizzazione, ridotto apporto di somatotropina, testosterone, calcio, magnesio, vitamina D, vitamina K e altri importanti micronutrienti, ridotta funzione dell'enzima 1a-idrossilasi che produce l'ormone attivo della vitamina D (il calcitriolo).
Si manifestano principalmente nell'osso trabecolare, che è soggetto al maggior numero di fratture.
Osteoporosi secondarie
Le osteoporosi secondarie sono un gruppo ricco di varianti, ma costituiscono solo il 5% delle osteoporosi.
Le principali sono classificabili come causate da:
- iperparatiroidismo
- utilizzo di farmaci osteopenizzanti, come cortisonici, antiepilettici (fenitoina,barbiturici,acido valproico), eparine, anticoagulanti orali (es.warfarin,acenocumarolo), diuretici dell'ansa (es.furosemide)
- basso peso corporeo
- immobilizzazione protratta
- ipersurrenalismo (sindrome di Cushing)
- ipercalciuria
- BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva)
- artrite reumatoide
- sarcoidosi
- celiachia
- neoplasie maligne
- ridotto assorbimento intestinale di nutrienti e vitamina D
- ipogonadismo
- malattia di Crohn
- drepanocitosi (anemia falciforme)
(Fonte Wikipedia)
Esistono poi, come accennato, alcuni fattori modificabili e altri non. Ecco una piccola lista delle due categorie.
Non modificabili
- Età - costituisce il più elevato fattore di rischio, in quanto nella vecchiaia avviene normalmente il deterioramento della massa ossea. Molto importante per le donne è anche l'età alla quale si giunge alla menopausa.
- Fattori genetici, anche se non si sono compresi completamente
- Carenza di ormoni quali estrogeni (per le donne), somatotropina, testosterone (sia per i maschi che per le femmine, nella sola forma II);
- Presenza di patologie come cirrosi epatica, artrite reumatoide
- Malattie ereditarie: osteogenesi imperfetta, omocistinuria, acidosi tubulare renale
- Anomalie endocrine, sindrome di Cushing (eccesso di cortisolo)
- Modificabili
- Dieta, carenza di minerali essenziali (magnesio, calcio, stronzio, zinco, boro e altri), di proteine, di vitamina D, vitamina C, vitamina K (K2), vitamine del gruppo B come la B9 (acido folico), la B12 (cianocobalamina),la B2 (riboflavina) e altre.
- Basso peso corporeo, deve essere inferiore all'85% di quello considerato ideale, o altrimenti generalmente inferiore ai 55 kg;
- Abuso di alcool
- Fumo di sigaretta
- Algodistrofia
- Anoressia nervosa
- Inattività fisica, che spazia da una vita sedentaria sino alla paralisi;
- Ipercalciuria (pH urina basso, acido)
- Ipogonadismo
- Iperomocisteinemia
- Utilizzo di farmaci quali anticoagulanti orali (antagonisti della vitamina K) come warfarin e acenocumarolo, antitrombotici della classe delle eparine come: eparina sodica e calcica ed eparine a basso peso molecolare (nadroparina, dalteparina, enoxaparina e altre), metotrexato, corticosteroidi (cortisonici), come prednisone, betametasone, metilprednisolone, o inalatori, come flunisolide, fluticasone e beclometasone. Questi ultimi, chiamati anche aninfiammatori steroidei, cortisonici o corticosteroidi, alterano il metabolismo oseeo da entrambi i versi, sia indebolendo la costruzione di osso nuovo tramite rduzione degli osteoblasti, sia accelerando il processo erosivo mediante gli osteoclasti.
- Neoplasie al midollo osseo
Quindi stile di vita sano e massima dedizione agli allenamenti. Movimento e sport sono l'unico modo per sfibrare il nostro corpo e spingerlo a rigenerarsi sempre più forte e duraturo.
Nessun commento:
Posta un commento