Giorno 152 settimana 23
Oggi giorno di relax. Stesi al sole. In compagnia di un bel drink. E di tanti amici. Dedichiamo l'articolo odierno a voi lettori. A voi che numerosi ogni giorno siete soliti seguirci e dare fiducia ad un progetto che cresce ben oltre le aspettative. Rispondiamo quindi all'email di Annalisa, 21 anni, che ci chiede come approcciare al crossfit. Nello specifico qual'è il primo esercizio che si può eseguire.
Cara Annalisa,
nel ringraziarti per la splendida email, ti diciamo subito che ogni viaggio inizia con un passo. Un passo che nell'approccio allo sport parte sempre con una visita medica, seguita da un certificato di perfetta idoneità. Affrontare un fatica senza sapere se il motore è in ottime condizioni può solo metterci in condizione di danneggiarlo e provocare scompensi, spesso irreparabili. Secondo passo che conta una perfetta attrezzatura, quindi scarpe, vestiario e quanto si necessita. Terzo passo, capire che tipo di sport è il crossfit. Sinteticamente e facilmente possiamo catalogarlo come un allenamento funzionale svolto ad alta frequenza: numero fisso di ripetizioni da eseguire nel minor tempo possibile, con lo scopo di accrescere forza e resistenza. Diffidando sempre da fisici marmorei ed enormi nei quali l'assunzione di sostanze extra ad una corretta alimentazione è divenuta l'ormai normale abitudine. Nel crossfit no. Si deve mangiare pulito, sano e senza stravizi. Quindi ecco detto il quarto passo.
Andiamo al sesto: il wod. Ovvero il cuore dell'allenamento. Dopo aver sempre eseguito un buon riscaldamento di almeno 20-30 minuti, con esercizi a corpo libero, corsa, bike e naturalmente un pò di allungamento. Dopo ciò è ora di andare a scoprire la serie centrale. Ovvero dove si fatica veramente. Indirizzarti un allenamento specifico da dietro ad un pc è difficile Annalisa, per questo (rispettando le tue potenzialità) puoi prendere atto sulla voce esercizi del nostro giornale di molteplici training e nell'icona glossario scoprire in cosa consistono gli esercizi.
Alt. Fin qui tutto semplice. Passiamo al punto più dolente, che spesso molte persone faticano a capire. Mai improvvisare. E' doveroso invece lasciarsi sempre seguire da un allenatore esperto e certificato. Nessuno di noi è un buon allenatore di sé stesso. Come noi, Annalisa, è sempre doveroso affidarsi a qualcuno che sia in grado di valutare la tua struttura fisico-genetica e in grado di stilare un programma di miglioramento costante nel tempo. I buoni risultati si ottengono solo donando fatica e sudore, con il termine costanza ben inciso sulla pelle. I nostri esercizi sono solo una base di partenza. Perciò occhio!
In fine tanta tanta passione. E tanta voglia di far gruppo. E perché no anche di primeggiare. Il sano agonismo fa bene ad ognuno di noi. Rendendoci più forti e consapevoli che nello sport come nella vita non bisogna mai tirarsi indietro.
Per te Annalisa, e per tutti voi lettori, vi lasciamo con un video che racconta molto come una persona possa trovare nello sport la scintilla per accendere una vita di successo.
La redazione
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