Giorno 228 settimana 36
Oggi abbiamo proprio voglia di divertirci. Dopo uno stop di due giorni continuiamo il nostro viaggio attraverso le follie dello stare a tavola. Diciamo subito, e senza giri di parole, che se alla lettura del titolo avete immaginato un dimagrimento localizzato sappiate che non si può dimagrire dove si vuole. Come sempre ripetiamo gli accumuli di grasso sono gestiti dal nostro fisico in maniera del tutto autonoma, quindi se sperate in una forma perfetta il solo vostro compagno si chiamo: allenamento.
Ma andiamo a capire. Diciamo subito che solo parte della premessa si lega perfettamente alla dieta a zona, non bisogna, infatti, lasciarsi trarre in inganno dal nome. Inventata negli States qualche decennio fa, lo scopo di questo regime nutrizionale è quello di mantenere in "zona" la produzioni di insulina nel nostro corpo (l'insulina non è altro che glucagone, ovvero zucchero sintetizzato dagli alimenti. Moralie basso livello di zuccheri, uguale poca ciccia). Un equilibrio necessario, a detta dell'inventore, utile ad di alzare il metabolismo e facilitare il consumo adiposo in eccesso. Ma come si entra in zona. Grossolanamente diciamo che il perfetto bilanciamento della dieta a zona è quello di un apporto calorico nell'ordine del 40% di assunzione di carboidrati, 30% proteine, 30% grassi.
Certo messa sul piatto così sembrerebbe una cosa molto facile, ma occhio, la dieta non tiene conto del normale quotidiano personale, né tanto meno della nostra costituzione fisica. In questo caso è opportuno, come da prassi, rivolgersi sempre ad un nutrizionista. Quindi, come è facile supporre, anche questo metodo di nutrirsi è sconsigliabile per chi fa sport, anche se... ma qui è d'obbligo una domanda e una risposta.
Perché molti sportivi ne fanno uso e con ottimi effetti? Questa è domanda chiave che ci si pone dopo aver scoperto che questo regime è quello più diffuso da chi si allena e chi frequenta le palestre. Va detto però che ogni tipologia di alimentazione che comprende sport e mangiare sano a lungo andare porta i suoi frutti, come è doveroso sottolineare che gli sportivi che la osannano sono anche coloro che per primi non si accorgono, come detto, che il loro stato fisico non è dato dalla formula magica 40-30-40, quanto piuttosto da magliette su magliette di sudore. Quindi prendetela molto con le pinze.
Ma andiamo a quello che più amiamo a quello che ci piace di più, il wod odierno.
Quanto andremo a fare oggi è un ciclo di ricondizionamento utile a preparare il nostro corpo al rientro dopo le vacanze. Dalle molte mail che riceviamo sappiamo che molti sono già a buon punto, ma ricordiamo che seppur individuale il crossfit è uno sport di gruppo, quindi pazienza e aspettiamo i compagni.
Iniziamo, coadiuvati da un buon coach, il nostro Nelson non molla un secondo di seguirci, con una fase di riscaldamento e a seguire una di forza e naturalmente il wod.
Forza
> 3x8 Lat machine avanti
> 2x6 Back squat
> 1x4 Petto panca piana
Wod x 3 ripetizioni
> 30 HSPU
> 30 Pull Ups
> 30 Ring Dips
> 500 mt Row
E ora occhio al riquadrino
Lat machine avanti
Lat machine avanti
Back squat
Petto panca piana
HSPU
Pull Ups
Ring Dips
Row
Detto ciò, affamati o non, terminate sempre il vostro crossfit con un bel pò di stretching. E tanto divertimento!! E portando un amico a conoscenza del Dailycrossfit! E come di consueto poi non dimenticate di seguirci numerosi su Facebook e Twitter. Come da prassi seguito sempre dalle vostre numerose e-mail. Vi aspettiamo!
La redazione
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Prima di svolgere l'esercizio consultare sempre un istruttore o un medico dello sport. Quanto pubblicato vuole essere solo una linea guida. Non costituisce un programma di allenamento.
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