Giorno 226 settimana 36
Distacchiamoci una giornata dal mondo delle diete e parliamo di un argomento troppo spesso sottovalutato, ma che colpisce almeno uno sportivo su due: l'abitudine. Da dizionario per abitudine si intende la macchinosità con la quale quotidianamente si ripetono gesti e azioni rivolti ad un comportamento ripetuto nel tempo. Un malessere silenzioso, alle volte obbligato, che spinge troppo spesso ad un livellamento verso il basso della vita e che fa perdere quello smalto utile a sapersi rinnovare giorno dopo giorno verso un'esistenza appagante sotto molti punti di vista.
Ma perché parlare di abitudine in un giornale di crossfit che fa della varietà di esercizi e di miglioramenti la propria base di partenza?
La risposta è molto semplice: perché ogni tanto è giusto ricordare, ricordarci e ricordarvi che ogni training quotidiano deve differenziare da quello del giorno precedente, e che alle volte differenziare significa anche staccare la spina e distaccarci mente e corpo dallo sport. Ma andiamo per gradi. Diciamo subito, soprattutto per i neofiti, che il muscolo, strano ma vero, è dotato di memoria. Certo non abbiamo vari unità celebrali nel corpo, ma essendo coordinati da una è doveroso sottolineare come questa abitui e renda pronto un muscolo ad un lavoro ancor prima che questo venga compiuto. Ad esempio se ogni giorno alla stessa ora dovrò alzare un peso da 50 kg, la mente prepara una riserva di energia e rende attivo il muscolo per quel lavoro senza che ce ne accorgiamo. Quindi in questo caso come per ogni sforzo di allenamento è doveroso differenziare. Fate pesi, correte, andate in bicicletta, dateci sotto col crossfit, col nuoto etc, rendendo così incapace la mente di un controllo sulle abitudini del nostro corpo. Facendola "impazzire" possiamo in breve ottenere migliori risultati e minor abitudine alla monotonia che spesso che ci spinge ad allenarci sopra le forze.
Punto secondo: abbattere l'abitudine non facendo sport. Ebbene sì, questo è il famoso rovescio della medaglia. Quando ci sentiamo stanchi e annoiati dagli allenamenti dobbiamo staccare e stare qualche giorno lontano dalle scarpe da ginnastica. In primis doneremo al nostro corpo in doveroso recupero, il sovrallenamento non beneficia a nessuno, non ci si allena mai 7 giorni su 7, secondo fare anche una passeggiata libera la mente da un quotidiano serrato e dalle stesse facce. Anche semplicemente prendere un caffè con un amico e fare quattro chiacchiere è un buon punto di partenza per evadere. E per non cadere in una depressione che alle volte ci spinge all'utilizzo di farmaci antidepressivi o anti stress. In ultimo ci rivolgiamo a chi vive lo sport in maniera troppo serrata al punto di non concedersi una vacanza, perché incapaci di allontanarsi dalla palestra. Uno, sette o di dieci giorni lontani dagli allenamenti non mutano il nostro corpo, tutt'altro, come detto fanno solo bene, anche se tradotti in qualche chilo in più. Non dovete mai precludervi di ridere e di appare il gusto, specie se siete a stecchetta tutto l'anno. La vita è una sola. Dateci sempre dentro al meglio. Il metabolismo non smette mai di funzionare, ma la mente se troppo sacrificata alla routine si.
Ps. Se poi desiderate un modello prendete in considerazione il coach Nelson, le sue avventure e il suo modo unico di vivere la vita. Vi abbiamo raccontato della sua ultima follia che lo ha spinto a iscriversi al programma spaziale per l'esplorazione di Marte? Crediamo che domani ne sentirete delle belle!
Quindi oggi zero work out e vogliatevi bene, in tutti i sensi!
Vi consigliamo anche di leggere l'articolo: l'importanza del riposo, una condizione obbligatoria per consolidare ogni allenamento.
Quindi oggi zero work out e vogliatevi bene, in tutti i sensi!
Vi consigliamo anche di leggere l'articolo: l'importanza del riposo, una condizione obbligatoria per consolidare ogni allenamento.
Nessun commento:
Posta un commento